Io ho quel che ho donato– 2012
di Andrea Ferrari
Tratto da Il Piacere di Gabriele d’Annunzio
Festivalfislosofia 2012
Tradotto e adattato dal romanzo alla prosa, il protagonista è un gentiluomo alla ricerca del grande amore, amante dell’arte e della bellezza: il conte Andrea Sperelli-Fieschi d’Ugenta. Rimasto orfano di padre in giovane età ne ha ereditato tutto il suo patrimonio. A un pranzo offerto da sua cugina, la marchesa Francesca d’Ateleta conosce una bellissima donna, Elena Muti, duchessa di Scerni. Fra loro sboccia subito l’amore, aiutato anche da un’asta, dove i due avvertono la loro sintonia spirituale e artistica. E’ proprio a casa della donna che si consuma il loro amore. La relazione sembra procedere per il meglio ma arriva, improvviso e immotivato, l’addio di Elena. Andrea rimane confuso, e reagisce buttandosi in diverse avventure: le donne che frequenta sono tutte bellissime e titolate, ma nessuna riesce a soddisfarlo. Arriva la notizia che Elena si è sposata con un ricchissimo gentiluomo inglese, Lord Humphrey Heathfield. Andrea passa un periodo di riposo a casa di sua cugina Francesca. L’arrivo alla villa di una cara amica di Francesca, Donna Maria Ferres, moglie del ministro del Guatemala, turba di nuovo l’animo di Andrea. La donna è molto bella e la sua voce ricorda quella di Elena, così l’uomo si trova attratto per l’ospite. Maria ha anche una figlia, Delfina, cui è molto legata. E’ un’amante della musica e del canto, e questo dà ad Andrea la possibilità di farsi notare da lei. La donna comincia a pensare spesso all’uomo e ad apprezzare il suo talento artistico. Andrea ormai si è fortemente invaghito di Maria, anche se continua a pensare inconsciamente a Elena e, non appena se ne presenta l’occasione, si lascia andare a una controllatissima dichiarazione, che colpisce l’animo della donna. Questa non sa come reagire ed è sconvolta: vorrebbe evitare una nuova relazione ma non vorrebbe neanche rinunciare a lui. Andrea non è soddisfatto della situazione, e incalza sempre più l’amata, fino a quando questa non gli rivela i suoi sentimenti. Andrea, nel frattempo, incontra di nuovo Elena e fissa un appuntamento con lei davanti al suo palazzo, una notte. Andrea va all’incontro, ma lei non si presenta. L’uomo decide quindi di portare il mazzo di rose che aveva comprato per Elena a Maria. Quest’ultima, guardando fuori dalla finestra se lo aspettava e quando vede il gesto dell’amato, non può più reprimere i suoi sentimenti e si rende conto che il loro rapporto è ormai inevitabile. Maria è una sostituta di Elena, è un oggetto nelle mani di Andrea, che la usa senza rispettare i suoi sentimenti. E’ ossessionato dalla sua immagine, si lascia sfuggire anche il nome di quest’ultima mentre è con Maria. La donna in un attimo capisce tutto e scappa via, in preda a disperazione. Ormai Andrea è solo e non gli resta altro che fuggire, consapevole del fallimento completo della sua vita.
https://www.andrea-ferrari.info/wp-content/uploads/2019/09/loc_iohoquelchehodonato_2012.jpg700490andrea.ferrari448@gmail.comhttps://www.andrea-ferrari.info/wp-content/uploads/2020/01/ANDREA-FERRARI-BLACK.pngandrea.ferrari448@gmail.com2019-09-26 09:19:422020-03-16 15:15:54Io ho quel che ho donato
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